Kaaja, proptech che conta oltre 200,000 iscritti e decine di aste condotte con successo, annuncia un’altra soluzione innovativa, sicura e trasparente per semplificare le compravendite immobiliari in Italia, la notarizzazione di tutte le sue proprietà su blockchain.
Ciò significa l’associazione ad ogni immobile di una vera identità digitale, all’interno della quale la blockchain stessa garantisce velocità di fruizione, sicurezza e trasparenza.
Gli utenti di Kaaja da oggi saranno in grado di verificare l’autenticità e la tracciabilità di tutte le informazioni pubblicate online, così come - a regime - anche la consultazione di tutte le offerte, dell’aggiudicazione degli immobili e degli atti preliminari di vendita.
Quella introdotta da Kaaja è una novità assoluta in Italia, e mira a innovare nel settore immobiliare italiano con l’obiettivo di rendere ancora più semplice e trasparente il processo di compravendita di un immobile.
“Siamo orgogliosi di aprire la strada della certificazione su blockchain delle informazioni immobiliari portando questa importante novità in un settore, come quello del real estate italiano, in continua evoluzione - commenta Paolo Castelletti CMO e Founder di Kaaja - Fin dalla sua nascita la mission di Kaaja è di semplificare e rendere più trasparenti le compravendite immobiliari, coniugando professionalità e tecnologia: grazie all’introduzione di questa novità, diamo un’ulteriore e importante spinta verso l’utilizzo pratico di tecnologie che realizzano la nostra mission”.
La tecnologia blockchain ha già molte applicazioni in diversi settori, grazie alle sue caratteristiche di inalterabilità e tracciamento. Anche i processi di compravendita di immobili, ad ora gestiti in larga parte in modo tradizionale, possono trarre benefici dall’utilizzo di questa tecnologia, non solo attraverso una verifica della correttezza della documentazione, ma anche notarizzandola su blockchain, e quindi rendendo inalterabile la sua identità digitale.
“Nella compravendita immobiliare oggi ritroviamo svariate criticità, tra cui la scarsa trasparenza in fase di valutazione, l’eccessivo ricorso alla carta, le possibili frodi ed errori dei registri pubblici o la mancata tracciabilità di tutte le offerte. La blockchain rimuove la necessità di supporto cartaceo per la registrazione di questi dati - portando, dunque, a una velocizzazione nella identificazione dei dettagli del bene oggetto di compravendita e della stesura dei contratti - continua Dario Cardile, CEO e Cofounder di Kaaja - Non escludiamo infatti che in un futuro prossimo, i nostri database potranno aiutare a registrare, monitorare e trasferire titoli, atti di proprietà, privilegi ecc. con la garanzia che tutti i dati siano accurati e verificabili.”